venerdì 10 maggio 2013

Aggiorno dal cellulare.

Non scrivo da qualche giorno... Non ho davvero più la forza psicologica per fare nulla.
L'altro ieri sono stata all'ospedale per trovare la prof, che avevano domesso il giorno prima, per fortuna. Le avevo fatto un bigliettino ma gliel'ho messo nel suo cassetto con i fili del suo mp3. Vorrei chiamarla ma ho paura di dare fastidio, però o stasera o domani lo faccio, sarebbe il minimo farmi sentire... Però bho, c'è qualcosa che mi blocca. Quando me la sento lo farò.
Dopo il giorno da 500 calorie mi sono abbuffata. Di solito penso; " Valentina fai schifo brutta vacca grassa ingorda", mentre non è successo, grazie a Mi. Io non sono una vacca grassa, sono una persona malata con un dca, e se l'ho fatto non è di certo perché sono una mucca,ma perché stavo male, è segno di MALESSERE. Voglio, volevo iinterrompere il circolo vizioso: mangiare poco, abbuffarmi, recuperare non mangiando per poi tornare ad abbuffarmi e restringere all'infinito. Quindi ho ricominciato una dieta il più possibile sana, VEGETARIANA (dato che non mi abbuffo più come prima e riesco a regolarmi ho deciso di tornare vegetariana, mi fa stare meglio con me stessa) da minimo 850-900 e massimo 1100 calorie... mi trovo benino, nonostante i sensi di colpa che tolgono il respiro.
"Andiamo via da Ravenna perché ci ha stufati a me ed Elena"
L'ho letto. Non avrei dovuto. TU E QUELLA STRONZA ANDATE VIA DA RAVENNA E TORNATE A SALERNO PERCHÉ Vi CAGATE SOTTO CHE È DIVERSO. MA TRANQUILLO BRUTTO MANIACO PEDOFILO DEL CAZZP, TI VENGONO A PRENDERE ANCHE LÌ SIA A TE CHE A LEI. RAVENNA TI PIACEVA QUANDO TI SCOPAVI UNA DODICENNE UBRIACA E FUMATA PER MANO TUA, VERO? BENE. TANTO LA PAGHI, MI HAI ROVINATO LA VITA, MA IN GALERA CI VAI FIDATI.
Ho letto e mi veniva solo da piangere...Non ci sono riuscita. Volevo prendere quelle lamette e spingere così tanto da beccarmi la vena o vedere l'osso. Ho respirato. Ho pensato. Non mi sono fatta nemmeno un graffio: perché fare del male a me stessa per colpa sua? Non merita niente, e di male me ne ha già fatto abbastanza lui, non ho bisogno di aggravare la situazione.  Facendomi del male la do vinta a lui. Sono stata forte, me lo devo riconoscere, anche dal punto di vista alimentare.
Se di lui, bene o male, ne riesco a parlare con Mi, di mio padre proprip npn riesco... mi blocco, comincio a tremare, mi graffio senza rendermene conto. Poco tempo fa mo è venuto sotto casa e mi ha portato un porta sigarette con sigarette. Le ho fumate, il porta sigarette l'ha preso Mi, ed è stata subito avvisata l'assistente sociale che gli ha detto per la millesima volta di SPARIRE. So che anche lui ha una bella denuncia, ma a differenza di Gianmerda io non sarò chiamata a breve, l'ho detto, lo sanno, l'hanno capito, ancora non ce la faccio. Per quanto tempo ancora potrò fingere che non sia mai accaduto nulla, prendendomi in giro pensando a peso-calorie-cibo? Per quanto ancora dovrò vomitare sangue e sensi di colpa per colpa sua, qualcuno me lo sice?
Non ci voglio pensare, come al solito. Quando lo dico Mi mi dice che non potrò continuare a lungo a far finta di nulla: io devo affrontarlo, e lei con me. Peccato non ci riesca. A volte, quando ci penso, mi sembra irreale...Mi dico: "cazzo...questo non è un film, un libro, una canzone, una fantasia...questa è la mia vita! E' successo a me, per davvero", e ancora non ci credo, non me ne capacito. Forse perché un padre è la persona che dovrebbe difenderti, volerti bene, proteggerti, non distruggerti.
È ora di cena, vado.
Xoxo
Vale.

1 commento:

  1. Ciao..
    senza entrare in merito al tuo problema personale..

    anche io soffro di disturbi alimentari.e mi abbuffo.


    se vuoi passa da me

    RispondiElimina