venerdì 13 settembre 2013

ANSIA.

Stamattina il mio moroso ha avuto un colpo di sonno in moto ed è caduto, si è fatto male alla mano ed ha sbattuto la schiena, dicendomi che non si è fatto nulla.
Quattro ore dopi è svenuto al lavoro, e poi per le scale di casa sua. Pronto soccorso. Ho fatto le corse, cristo, ho passato un'ora a piangere con sua madre che sclerava con me dicendo che sono io che non lo faccio dormire e lo faccio tornar tardi (?!?!?!?! Io più tardi delle 23.30-00 non faccio) e un'ansia che mi mangiava viva. Sua madre manco mi conosce e non mi vuole in casa, perché è all'antica e dice che blablabla è presto. Lui conosce tutta la mia famiglia, ha cenato da me, e anche da mia zia. Vabbeh.
Insomma, si è rotto una costola. Il mio dolce angelo... ho capito quanto davvero tengo a lui. Mi dice che mi ama, ed io rispondo "anche io".
La mia notte mi strema. Sa bene che mi manchi e tutta la sua oscurità non basta a nascondere quest’evidenza che brilla come una lama nel buio, la mia notte vorrebbe avere ali per volare fino a te, avvolgerti nel sonno e ricondurti a me. Nel sonno mi sentiresti vicina e senza risvegliarti le tue braccia mi stringerebbero. La mia notte non porta consiglio. La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti. La mia notte si intristisce e si perde. La mia notte accentua la mia solitudine, tutte le solitudini. Il suo silenzio ascolta solo le mie voci interiori. La mia notte è lunga, lunga, lunga. La mia notte avrebbe paura che il giorno non appaia più ma allo stesso tempo la mia notte teme la sua apparizione, perché il giorno è un giorno artificiale in cui ogni ora vale il doppio e senza di te non è più veramente vissuta. La mia notte si chiede se il mio giorno somiglia alla mia notte. Cosa che spiegherebbe la mia notte, perché temo anche il giorno. La mia notte ha voglia di vestirmi e di spingermi fuori per andare a cercare il mio uomo. Ma la mia notte sa che ciò che chiamano follia, da ogni ordine, semina disordine, è proibito. La mia notte si chiede cosa non sia proibito. Non è proibito stare tra le braccia di lui, questo lo sa. Le mie braccia non sono fatte per sposare il nulla. La mia notte ti ama fin nel suo intimo, e risuona anche del mio cuore. La mia notte si nutre di echi immaginari. Essa, può farlo. Io, fallisco. La mia notte mi osserva. Il suo sguardo è liscio e si insinua in ogni cosa. La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro la tua anima con tenerezza. La mia notte ti aspetta. Ti attende. La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla e che io riposassi nell’incavo della tua. La mia notte vorrebbe essere spettatrice del mio e del tuo amarci, vederti e vedermi guardarci negli occhi con lo sguardo innamorato. La mia notte vorrebbe vedere i nostri sguardi e avere i nostri sguardi pieni di desiderio. La mia notte vorrebbe tenere fra le mani le tue. La mia notte diventerebbe dolce. La mia notte si lamenta in silenzio della sua solitudine al ricordo di te. La mia notte è lunga, lunga, lunga. Perde la testa ma non può allontanare la tua immagine da me, non può dissipare il mio desiderio. Sta morendo perché non sei qui e mi uccide. La mia notte ti cerca continuamente. Il mio corpo non riesce a concepire che qualche strada o una qualsiasi geografia ci separi. Il mio corpo diventa pazzo di dolore di non poter riconoscere nel cuore della notte la tua figura o la tua ombra. Il mio corpo vorrebbe abbracciarti nel sonno. Il mio corpo vorrebbe dormire in piena notte e in quelle tenebre essere risvegliato al tuo abbraccio. La mia notte urla, la mia notte si scontra con il proprio silenzio, ma il tuo corpo resta introvabile. Mi manchi tanto, tanto. Le tue parole. Il tuo colore.Fra poco si leverà il sole...

Prof. Scusi davvero. Esco la mattina e torno a mezzanotte. Troverò domani il tempo per chiamarla, lo giuro.
"Questa innocenza è brillante, spero che durerà, questo momento è perfetto per favore non andare via". Ricorda? Innocence. Le voglio bene.

Un bacio a tutte...
LiaLia

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